Capitolo

18

Le contraddizioni sociali e culturali dell'età umbertina


PREMIO ANTONIO PIROMALLI
PER TESI DI LAUREA MAGISTRALE O DOTTORATO DI RICERCA

- CENTRO INTERNAZIONALE SCRITTORI DELLA CALABRIA
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Carlo Collodi

(nota al capitolo 18, paragrafo 7)

Di idee mazziniane, CARLO COLLODI (pseudonimo di Carlo Lorenzini) partecipò come volontario alla prima e alla seconda guerra d'indipendenza e, tranne brevi periodi, visse quasi sempre a Firenze.
Frequentò l'ambiente dei macchiaioli e svolse intensa attività giornalistica (fondò anche giornali quali «Il lampione» e «La scaramuccia») con articoli su macchiette, bozzetti di ambiente toscano, note di costume: questi articoli, in cui il prevalente tono umoristico lascia trasparire il moralismo dell'autore, furono in seguito raccolti in volumi (Macchiette, Occhi e nasi, Storie allegre, Note gaie).
Critico teatrale (fece parte della commissione di censura teatrale) e autore di commedie e dei Misteri di Firenze — tentativo fallito di romanzo sul modello dei Misteri di Parigi di Sue —, Collodi ottenne la fama con i libri per ragazzi a cui si dedicò quasi per caso (Giannettino, Minuzzolo, Pinocchio — pubblicato a puntate sul «Giornale per i bambini» tra il 1881 e il 1883).

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