Capitolo

18

Le contraddizioni sociali e culturali dell'età umbertina


PREMIO ANTONIO PIROMALLI
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Luigi Capuana

(nota al capitolo 18, paragrafo 4)

Fondamentali per la formazione culturale e gli orientamenti narrativi di LUIGI CAPUANA furono i soggiorni a Firenze (1864-68) dove si aprì alla conoscenza della letteratura francese contemporanea e, dal 1877, a Milano dove venne in contatto con gli ambienti della scapigliatura.
Critico letterario e teatrale fra i più notevoli del tempo (si ricordino gli Studi sulla letteratura italiana contemporanea, le Cronache letterarie, gli Ismi contemporanei), studioso di De Sanctis e della filosofia hegeliana, fu grande amico di Verga di cui difese accanitamente la produzione letteraria contro le incomprensioni della critica e del pubblico. Svolse un'intensa attività giornalistica (collaborando, tra l'altro alla «Nazione» e al «Corriere della Sera») e fu professore di letteratura italiana all'Istituto di Magistero di Roma e di stilistica all'Università di Catania.
Teorico del verismo, sostenne la teoria dell'impersonalità e la distinzione dal naturalismo francese e fu autore di romanzi, novelle (le Appassionate, le Paesane) e di fiabe e racconti per ragazzi.

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