Capitolo

10

Società e letteratura nell'età barocca


PREMIO ANTONIO PIROMALLI
PER TESI DI LAUREA MAGISTRALE O DOTTORATO DI RICERCA

- CENTRO INTERNAZIONALE SCRITTORI DELLA CALABRIA
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Carlo de' Dottori

(nota al capitolo 10, paragrafo 5)

Nato a Padova nel 1618, CARLO DE' DOTTORI trascorse la giovinezza dedito agli studi e alla vita mondana. Ammiratore di Testi e polemico con i marinisti, dopo essersi affermato come scrittore cercò di inserirsi nelle corti (molte delle sue liriche sono di carattere encomiastico) e trovò illustri protettori nella principessa Eleonora di Mantova, nel cardinale Rinaldo d'Este — presso il quale fu segretario a Roma — e in Leopoldo di Toscana. Morì a Padova nel 1685.
Oltre l'Aristodemo, già scritto nel 1654 e rielaborato per consiglio di letterati amici come Ciro di Pers (secondo Getto il protagonista della tragedia ricorda la figura tetra e orgogliosa del principe-padre del romanzo manzoniano), compose, e in alcuni casi non pubblicò, altre opere quali il romanzo Alfenore, il poemetto mitologico Galatea, drammi, melodrammi, il poema eroicomico L'Asino e rime.

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